Comitato per la Lotta Contro la Fame nel Mondo di Forlì

T.B. Manyatta :villaggio di capanne con malati di tubercolosi. Nel 1976 Annalena cominciò ad accogliere in capanne i primi malati, seguendo l’intuizione che un nomade non può resistere per i 12-18 mesi di trattamento antitubercolare dentro i muri di un ospedale. Per questo ideò un centro di trattamento “all’aria aperta”, un ospedale-villaggio di capanne simile a quello dei beduini quando sostano nelle oasi, con un quadrato di sabbia recintato da bacchetti come moschea, alcune tettoie per scuole di alfabetizzazione e di Corano (allievi e maestri malati di tubercolosi). Lo chiamò “Bismillahi Manyatta”: Villaggio nel nome di Allah. “Bismillahi “ (Nel nome di Dio clemente e misericordioso) è la costante invocazione del fedele mussulmano all’inizio e al termine di ogni azione, dalla più banale e quotidiana come bere un sorso d’acqua alla più nobile e sacra come la preghiera o il digiuno.


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